COSÌ PARLÒ BELLAVISTA

Geppy Gleijeses, Marisa Laurito, Benedetto Casillo
Genere
Prosa

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Crediti

di Luciano De Crescenzo Geppy Gleijeses, Alessandro Siani, Riccardo Pazzaglia
regia Geppy Gleijeses
con Geppy Gleijeses, Marisa Laurito, Benedetto Casillo, Antonella Cioli, Salvatore Misticone, Vittorio Ciorcalo, Gianluca Ferrato, Patrizia Capuano, Adriano Falivene, Elisabetta Mirra, Gregoria Maria De Paola, Agostino Pannone, Brunella de Feudis
scene Roberto Crea 
musiche Claudio Mattone
costumi Gabriella Campagna 
luci Luigi Ascione
produzione Gitiesse Artisti Riuniti 
Geppy Gleijeses, nel doppio ruolo di regista e principale interprete, apre le sue note raccontandoci “Che cos’è” per lui Luciano De Crescenzo: «Una strana e anomala figura nel mondo della letteratura, della filosofia, del cinema, della poesia; una figura che ha avuto ed ha troppo successo per essere perdonata.» Da qui la sua decisione di rendergli omaggio portando in teatro il suo Così parlò Bellavista, con la creazione di un’opera distaccata dal film, un adattamento teatrale impreziosito da varie citazioni del romanzo. Sul palco il Palazzo dello Spagnolo, che con i suoi incroci di scale e le sue prospettive diventa un luogo della mente, mentre il racconto  si svolge tutto nella sua corte dove ritroviamo il cenacolo, il tavolo dei pomodori, la trattoria, il negozio di arredi sacri e via dicendo. È uno spettacolo molto corale ambientato negli stessi anni del film e in cui non è stato necessario adeguare all’oggi nemmeno una battuta. «Come ci insegna Luciano, dobbiamo avere fede: Napoli, con il suo spirito d’adattamento, è forse l’ultima speranza che ha il genere umano per sopravvivere. I sentimenti nostri, quelli veri, quelli che Luciano ha descritto, non sono cambiati e non cambieranno mai.»