EROI

Andrea Pennacchi
Genere
Prosa

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Crediti

di e con Andrea Pennacchi
musiche Giorgio Gobbo e Sergio Marchesini
regia di Mirko Artuso
finalista Premio Off 2011 del Teatro Stabile del Veneto
Cosa rimane oggi dell’Iliade? È possibile raccontarla ancora?
Eppure basta poco: basta trovare un episodio che risuoni della tua esperienza personale e lo puoi usare come grimaldello per entrare in questa fortezza piena di tesori appena velati dal tempo, intimorito e umile di fronte alla bellezza.

Andrea Pennacchi, accompagnato dalle musica dal vivo di Giorgio Gobbo e Sergio Marchesini, utilizza i ricordi di scuola, il padre che gli regala una copia dell’Iliade, e da qui parte per un'affabulazione dove si incontrano Bush e Agamennone, Omero e Kill Bill, San Siro (nel senso dello stadio) e l’Iraq, maestri di judo ed eroi della mitologia.
Questo non è un tentativo di raccontare tutta l’Iliade ma un episodio solo, che vale per tutti: la storia di Ettore e dei fatti che lo portarono davanti ad Achille, inclusa la storia di Patroclo e della lite che causò la famosa ira funesta.
Incorniciato da due spade chiamate a simboleggiare le armate dei troiani e degli achei, il racconto fa della città di Troia uno «Stato canaglia» e della bella Elena il primo caso di «disinformazione bellica» della storia, regala infiniti spunti di riflessione sulla violenza e sulle economie della guerra e sulla vera natura dell’eroismo.

“Gli uomini sono come le foglie,
il vento li porta via d’inverno e altri spuntano a primavera”
Omero