AL VIA IL PROGETTO REGIONALE OFF LINE. RITROVARSI A TEATRO

Il teatro e le arti performative come strumenti per riattivare i tessuti relazionali e ricostituire le dinamiche sociali inclusive tra gli adolescenti segnati dal lungo periodo di difficoltà. È questo il cuore pulsante del progetto OFF LINE. Ritrovarsi a Teatro finanziato e fortemente voluto dalla Regione del Veneto - Area Politiche Economiche, Capitale Umano e Programmazione Comunitaria – Direzione Formazione e Istruzione, che vede coinvolti partner operativi diffusi in tutto il territorio quali Isfid Prisma società cooperativa di Venezia, Circolo Cultura e Stampa Bellunese società cooperativa sociale, Enaip Veneto impresa sociale, I.Ri.Gem. società cooperativa, Fondazione AIDA, Job Centre s.r.l., La Esse società cooperativa sociale, partner di rete Legacoop Veneto con un partner di eccezione come Arteven – Circuito Teatrale Regionale. 

L’articolato programma di Off Line, che si svolgerà tra luglio 2021 e aprile 2022, prevede la realizzazione di 60 laboratori teatrali e multidisciplinari (12 della durata di 30 ore e 48 della durata di 20 ore) rivolti a giovani di età compresa tra i 14 ed i 18 anni residenti in Veneto.  L'obiettivo principale è prevenire la tendenza all’isolamento e alle forme di aggregazione non costruttive, carenti di buona condotta e sani principi sociali, che si stanno manifestando nei giovani a seguito dello stress derivante dalla lunga privazione alla socialità causata dall’emergenza pandemica. Le attività intendono sviluppare tra gli adolescenti una gestione delle relazioni di tipo inclusivo e comunitario, aumentarne le abilità sociali e di assunzione di responsabilità e stimolarne la capacità di introspezione e comprensione del pensiero altrui.  Durante i laboratori, tutti improntati alla maggiore consapevolezza di se stessi e allo sviluppo della socialità anche attraverso strumenti fondamentali quali la scrittura, il corpo e la voce, i partecipanti potranno lavorare su diverse tematiche, portando in scena grandi classici o frammenti significativi della drammaturgia, confrontandoli con i loro pensieri, le loro emozioni e le loro storie durante il periodo del lockdown. I ragazzi avranno inoltre l’opportunità di approfondire l’importanza dell’ascolto e del dialogo con se stessi e con il prossimo, approcciandosi anche alla scrittura per il teatro, alle arti circensi, alla danza. 

«Siamo profondamente grati alla Regione del Veneto per il sostegno a questo importante progetto che risponde ai bisogni del territorio, intervenendo su tutte le province – dichiara il Presidente di Arteven Massimo Zuin -. Per il nostro Circuito è molto importante supportare le attività formative rivolte ai giovani che nutrono e arricchiscono la programmazione di spettacoli e ribadiscono il ruolo fondamentale che riveste il teatro per le comunità locali.» «Per poter ricominciare bene abbiamo bisogno di investire verso le nuove generazioni e la Regione sta dimostrando una grande sensibilità verso questa fascia d’età» fanno eco Giancarlo Marinelli e Pierluca Donin.

A dare il via a questi percorsi laboratoriali sono i formatori della compagnia teatrale Farmacia Zooè, in collaborazione con Collettivo Italies e Bussolà Teatro, con un summer camp gratuito di creazione performativa in natura intitolato “Kit contro la solitudine/Il Genio dei luoghi”. Questo primo percorso per 15 partecipanti - iniziato nell’isola di Pellestrina giovedì 15 luglio e che proseguirà fino al 22 luglio per una durata complessiva di 30 ore - si indirizza alla ricerca sul Genius loci, lo Spirito di un Luogo: per gli antichi, tale Genio era una vera e propria divinità da conoscere e con cui scendere a patti per poter abitare un luogo. Grazie all'arte teatrale e performativa i ragazzi interagiranno con il luogo e la comunità, imparando a stupirsi dello straordinario insito nella loro stessa quotidianità. Il laboratorio è realizzato grazie alla collaborazione della cooperativa sociale “Titoli Minori” onlus che opera nei territori del veneziano e del rodigino nell’ambito dell’area del disagio, dell’agio e della quotidianità. 

Il primo giorno i partecipanti sono stati accolti dalla regista teatrale veneziana Carola Minincleri Colussi, che ha tenuto una lezione esperienziale e interattiva sul tema dei luoghi e della natura. Durante le successive giornate i ragazzi si dedicheranno dapprima a delle pratiche di educazione allo sguardo e alla presenza attraverso la sperimentazione della fotografia performativa con il telefonino, a cura del fotografo di Collettivo Italies Luca Bortolato, utilizzando un mezzo normalmente poco delicato e onnipresente per fare poesia e agire senza invadenza. In seguito interverrà Arianna Favaretto Cortese, performer del medesimo collettivo, che condurrà i partecipanti nell'esplorazione sensibile dei luoghi. I ragazzi riceveranno un “kit” di esperienze: raccoglieranno stimoli sensoriali e dati concreti sul territorio, osserveranno le abitudini di chi vi trascorre del tempo, spazieranno tra modalità di conoscenza del proprio corpo nello spazio, percezione dell'ambiente e delle potenzialità espressive che derivano da un rispettoso dialogo con la natura, conosceranno la relazione tra il lavoro individuale e quello del gruppo. In tal modo si prepareranno alla restituzione di una performance, che verrà creata e documentata fotograficamente con il telefonino nell'ultima giornata.

Le future tappe del progetto saranno pubblicate in myarteven.it - isfidprisma.it e nei social.