4 5 6

Mattia Torre
Genere
Prosa

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Crediti

scritto e diretto da Mattia Torre
con  Massimo De Lorenzo, Carlo De Ruggieri, Cristina Pellegrino
e con Giordano Agrusta / per le date di Orvieto, Bologna, Torino Giordano Agrusta sarà sostituito da Totò Onnis
scene Francesco Ghisu
disegno luci Luca Barbati
costumi  Mimma Montorselli
assistente alla regia Francesca Rocca
movimenti di scena Alberto Bellandi
produzione Marta Morico
distribuzione Alessandro Gaggiotti
organizzazione Emanuele Belfiore, Serena Martarelli
comunicazione e ufficio stampa Beatrice Giongo
tecnici Jacopo Pace, Francesco Mentonelli

Sprezzante, corrosiva, teneramente cinica: la scrittura di Mattia Torre, autore della serie tv cult Boris, osserva l’umano con ironia tagliente, portando a galla le contraddizioni e le sue meschinità. 4 5 6 è la storia comica e violenta di una famiglia che, isolata e chiusa, vive in mezzo a una valle oltre la quale sente l’ignoto. Padre, madre e figlio sono ignoranti, diffidenti, nervosi. Si lanciano accuse, rabboccano un sugo di pomodoro lasciato dalla nonna morta, litigano, pregano, si odiano. Tuttavia occorre una tregua, perché sta arrivando un ospite atteso da tempo, che può e deve cambiare il loro futuro. Tutto è pronto, tutto è perfetto. Ma la tregua non durerà.
4 5 6 nasce dall’idea che l’Italia non è un paese ma una convenzione. Che non avendo un’unità culturale, morale, politica, l’Italia rappresenti oggi una comunità di individui che sono semplicemente gli uni contro gli altri: per precarietà, diffidenza e paura; per mancanza di comuni aspirazioni. 4 5 6 è una commedia che racconta come proprio all’interno della famiglia nascano i germi di questo conflitto: la famiglia sente ostile la società che gli sta intorno ma finisce per incarnarne i valori più deteriori. Il cast - con alcuni degli interpreti più apprezzati di Boris - restituisce al pubblico tutta la forza corrosiva del testo con una spietata ironia e una grande prova di talento.