LE COSE CHE RESTANO

Tib Teatro 
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Crediti

regia e ideazione Alessandro Businaro
drammaturgia Stefano Fortin
con Grazia Capraro e Vassilij Gianmaria Mangheras
La memoria rappresenta da sempre, nella percezione comune, uno dei tratti distintivi dell’essere umano. La nostra identità in perenne costruzione e mutamento si poggia infatti su un continuo processo di rievocazione,
riformulazione o cancellazione del passato. La sua struttura ci rende ciò che siamo nel tempo, nel nostro essere qui e ora, in balia di un movimento altalenante tra ricordo e dimenticanza. Una sommersione continua di persone, oggetti e sentimenti.
A raccontare in scena questa fragilità nel nostro rapporto col passato è una coppia, Lui e Lei, unita (e separata) da un tavolo con al centro una torta. Due persone che si parlano, guardano, giocano, due persone che si scontrano e riappacificano su un palcoscenico in cui il tempo si liquefa ed è difficile distinguere tra il piano reale del presente, quello del ricordo e quello della semplice immaginazione. Chi sta parlando a chi? Quello che stiamo vedendo
accade realmente o è il tentativo di ricordare (o dimenticare) qualcosa?