SARAJEVO, MON AMOUR

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Genere
Prosa

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Crediti

di Gianmarco Busetto
con Gianmarco Busetto e Carola Minincleri Colussi/Anna Novello
Sarajevo, Mon Amour nasce dall’esigenza di riflettere su una semplice domanda: chi vince al gioco dell'odio?
La vicenda muove da un viaggio compiuto nel 2018 da Gianmarco Busetto e Carola Minincleri Colussi per indagare i 1.425 giorni d'assedio vissuti dalla città di Sarajevo tra il 1992 e il 1996 durante la Guerra dei Balcani.
La storia porta così in scena il teatro dell'odio per l’altro, per il vicino di casa, per il fratello, l'odio etnico alimentato dalla propaganda, l’odio reciproco fra persone che, all'inizio della guerra, conoscevano a malapena la propria etnia d’appartenenza, l’odio per la differenza e l'accettazione sociale di quest’inarrestabile intolleranza verso la diversità. Per narrare questo pericoloso gioco, gli autori hanno qui deciso di raccontare una storia d'amore: quella tra Admira Ismic e Boško Brkic, conosciuti come «Giulietta e Romeo dei Balcani», fidanzati di etnie differenti, uccisi da un cecchino e morti abbracciati sul ponte di Vrbanja, mentre cercavano di fuggire per poter continuare ad amarsi.