VIOLA E IL BLU

La libertà di essere i colori che vuoi
Fondazione AIDA
Genere
Famiglie

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Crediti

Tratto dal libro di Matteo Bussola
Drammaturgia Matteo Bussola e Paola Barbato
Regia Lucia Messina
Attori Stefano Colli e Elisa Lombardi
«Papà, io non la capisco questa cosa dei posti dei maschi e i posti delle femmine - dice Viola -. Perché dobbiamo avere un posto? Non è più bello se tutti vanno dove vogliono?». «Ma tu puoi andare dove vuoi, Viola. Solo, devi mettere in conto che, a volte, qualcuno si sentirà in diritto di dirti che hai sbagliato strada. O che quel posto non ti spetta. Ma tu non glielo devi permettere mai».
Una storia che affonda le radici nell’identità di genere e spiega come nessuno debba sentirsi ghettizzato nel proprio genere. 
Protagonista della storia è Viola, una bambina che gioca a calcio, sfreccia in monopattino e ama vestirsi di Blu. Viola i colori li scrive tutti con la maiuscola, perché per lei sono proprio come le persone: ciascuno è unico. Ma non tutti sono d’accordo con lei, specialmente gli adulti. Tanti pensano che esistano cose “da maschi” e cose “da femmine”, ma Viola questo fatto non l’ha mai capito bene. Così un giorno decide di chiedere al suo papà, che di lavoro fa il pittore e di colori se ne intende. È maggio, un venerdì pomeriggio, il cielo è azzurrissimo e macchiato di nuvole bianche, il papà è in giardino che cura le genziane. Le genziane hanno un nome da femmine, eppure fanno i fiori Blu. Però ai fiori, per fortuna, nessuno dice niente.

Durata spettacolo: 60 minuti