IL NODO

Ambra Angiolini, Arianna Scommegna

Genere
Prosa

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Crediti

di Johnna Adams
traduzione di Vincenzo Manna e Edward Fortes
musiche Mauro Di Maggio e Luna Vincenti
regia Serena Sinigaglia
scene Maria Spazzi
costumi Erika Carretta
light designer Roberta Faiolo
produzione Società per Attori e Goldenart Production

Un’aula di una scuola pubblica. È l’ora di ricevimento per una insegnante di una classe di prima media. Al colloquio si presenta inaspettatamente la madre di un suo allievo: suo figlio alcuni giorni prima è stato sospeso, è tornato a casa pieno di lividi e lei vuole a tutti i costi capire il perché. È stato vittima di bullismo o forse lui stesso è stato un molestatore, forse l’insegnante l’ha trattato con asprezza… Sciogliere questo nodo, cercare la verità è l’unica possibilità a cui aggrapparsi. Perché, come conseguenza del fatto, il figlio ha commesso qualcosa di tremendo, di irreparabile. Solo un confronto durissimo tra le due donne potrà dare un senso al dolore, allo smarrimento e al loro reciproco, soffocante senso di colpa. Di chi è la colpa se i nostri figli si trasformano in vittime o carnefici?

Note di regia:
Il Nodo è ambientato in una classe di prima media della scuola pubblica di Lake Forest, nei dintorni di Chicago. Ma attenzione: il “dove” non è importante, importante è il “quando” e soprattutto il “perché”. 
Quali sono le responsabilità educative dei genitori e quali quelle delle istituzioni nei confronti dei figli? Di chi è la colpa se i nostri figli si trasformano in vittime o carnefici? Com’è possibile si possa scatenare una violenza tale da indurre un ragazzo o una ragazza ad uccidersi? Dove sbagliamo? Chi sbaglia? Di chi è la responsabilità?
Il Nodo non è semplicemente un testo teatrale sul bullismo (il che, comunque, basterebbe a renderlo assolutamente attuale e necessario), è soprattutto un confronto senza veli sulle ragioni intime che lo generano. Osa porsi le domande assolute, come accade nelle tragedie greche, cerca le cause e non gli effetti. Ed è questo aspetto ad attrarmi di più.
Serena Sinigaglia