MI AMAVI ANCORA...

Ettore Bassi, Simona Cavallari, Giancarlo Ratti

Genere
Prosa

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Crediti

di Florian Zeller
traduzione Giulia Serafini
con Ettore Bassi, Simona Cavallari, Giancarlo Ratti e Malvino Ruggiano
regia Stefano Artissunch
scene Matteo Soltanto
costumi Marco Nateri
disegno luci Giorgio Morgese
musiche Dardust
realizzazione scene La tecnica srl di Giacomo Celentano 
aiuto regia Chiara Acaccia 
foto di scena Ignacio Maria Coccia
produzione a.ArtistiAssociati, Synergie Arte Teatro

Lo scrittore e drammaturgo Pierre è morto in un incidente d'auto. Nel tentativo di mettere ordine ai documenti la vedova Anne scopre gli appunti presi per la stesura di una futura commedia che trattava di un uomo sposato, scrittore, appassionato ed innamorato di una giovane attrice. Fiction o autobiografia? Anne si persuade che il testo narri dell'infedeltà di Pierre e va alla ricerca della donna, sua antagonista, senza riuscire a rivelare la verità o l'illusione della stessa: è il dolore che la fuorvia? Oppure finalmente ha aperto gli occhi? Per rispondere a questa domanda la donna si appella ai suoi ricordi e anche a Daniel, il migliore amico di Pierre, un personaggio brillante e forse segretamente innamorato di lei, che con molta dolcezza cerca di rassicurarla riuscendoci solo a metà. Anne persevera nella sua ricerca e decide di contattare l'attrice Laura Dame che è menzionata nelle note della commedia del marito. Sospetta che sia lei l'amante. Scruta il passato, domanda a chi la circonda, cammina in un pericoloso labirinto. 

Quanto deve essere cercata la verità? Flashback in situazioni inaspettate, lo spettatore si immedesima in questi personaggi in una ricerca fatta di dubbi e apprensioni, in cui si mescolano realtà, immaginazione, paura, risate e fantasia.

"Credo che la fortuna di questo giovane autore vincitore di numerosi premi in tutti i palcoscenici del mondo sia una raffinata ed eccellente scrittura ricca di colpi di scena e densa di umorismo, dove il passato ed il presente giocano a nascondino come la verità e la menzogna". 
Stefano Artissunch